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Può essere rigettato un impianto?

Propriamente si deve parlare di fallimento impiantare: infatti il cosiddetto ”rigetto” è un fenomeno biologico che è causato da reazioni immunologiche dell’organismo nei confronti di sostanze estranee che vengono riconosciute come tali dal nostro sistema immunitario. Invece i moderni impianti sono fatti di titanio che è un metallo dalle caratteristiche particolari che non determina alcuna reazione immunitaria da parte del nostro organismo. Al contrario, gli studi di Branemark hanno dimostrato che intorno agli impianti di titanio si verifica il fenomeno dell’osteointegrazione cioè una proliferazione delle cellule ossee intorno all’impianto stesso e l’instaurarsi di una connessione diretta sia a livello funzionale che strutturale fra l’osso e la superficie impiantare.

In alcuni casi (molto limitati in quanto il successo implantare raggiunge quasi il 95%) questa connessione fra tessuto osseo e superficie implantare non si realizza ed intorno all’impianto si sviluppa un tessuto fibroso che impedisce la osteointegrazione e la persistenza dell’impianto in bocca.Le cause di ciò sono prevalentemente l’uso di procedure chirurgiche non standardizzate da parte dell’odontoiatra, eventuali infezioni batteriche sopraggiunte, fattori di rischio propri del paziente (cattiva igiene orale, fumo, diabete, ecc.). Il fallimento implantare può manifestarsi immediatamente appena l’impianto stesso viene utilizzato e sollecitato dalla protesi, o a distanza di mesi o anni di permanenza in bocca. In questi ultimi casi la ragione più frequente del fallimento impiantare è la perimplantite, cioè una malattia infettiva simile alla parodontite che si sviluppa intorno all’impianto. Questo spiega perché il paziente che ha subito interventi implantologici debba sottoporsi ad un regime di controlli periodici molto rigoroso per prevenire e curare la perimplantite stessa.

9 settembre 2024
L'ortodonzia invisibile rappresenta una rivoluzione nel campo dell'ortodonzia moderna, offrendo ai pazienti la possibilità di correggere i difetti dentali in modo discreto ed efficace. Questo innovativo trattamento si basa sull'utilizzo di apparecchi trasparenti e rimovibili, noti come allineatori, che vengono personalizzati per adattarsi perfettamente alla struttura dentale di ciascun paziente. A differenza degli apparecchi tradizionali, gli allineatori dell'ortodonzia invisibile sono praticamente invisibili agli occhi esterni, consentendo ai pazienti di sorridere con fiducia durante tutto il percorso di trattamento. Questo non solo elimina l'autocoscienza legata all'aspetto metallico degli apparecchi convenzionali, ma rende anche più agevole la routine di igiene orale quotidiana, poiché gli allineatori possono essere rimossi per mangiare e pulire i denti. Uno dei principali vantaggi dell'ortodonzia invisibile è la sua capacità di correggere una vasta gamma di problemi dentali, tra cui malocclusioni, sovrapposizioni, e spazi tra i denti, garantendo risultati estetici e funzionali superiori. Grazie alla tecnologia avanzata utilizzata nella progettazione degli allineatori, i pazienti possono beneficiare di un trattamento personalizzato e confortevole, con tempi di guarigione più rapidi rispetto ai metodi tradizionali.  Inoltre, l'ortodonzia invisibile offre una maggiore flessibilità rispetto ai trattamenti convenzionali, poiché gli allineatori possono essere facilmente rimossi per eventi speciali o incontri importanti. Questa caratteristica rende il trattamento ideale per chi desidera migliorare la propria salute dentale senza interrompere lo stile di vita abituale. In conclusione, l'ortodonzia invisibile rappresenta un'opzione all'avanguardia per chi cerca un sorriso perfetto in modo discreto e conveniente. Grazie alla sua efficacia, comodità e estetica superiore, questo innovativo approccio all'ortodonzia continua a guadagnare popolarità tra pazienti di tutte le età in cerca di un sorriso luminoso e ben allineato.
12 agosto 2024
Il trattamento ortopedico-funzionale ha l’obiettivo di ridurre o di eliminare problemi scheletrici nel paziente in crescita come ad esempio:
12 agosto 2024
La persistenza del succhiamento del dito in un bambino tra i 3 ed i 4 anni si trasforma in una abitudine scorretta che non bisogna sottovalutare e cercare di correggere. Basta offrire più attenzioni ed armarsi di pazienza.
30 luglio 2024
Il filo interdentale è l’unico mezzo in grado di rimuovere la placca batterica dagli spazi interdentali. Viene inserito delicatamente fra un dente e l’altro in modo da potersi adattare alla superficie interdentale dei denti contigui; una volta giunto a contatto con la superficie del dente, viene premuto su questa e rimosso verso l’alto in modo da trascinar via la placca batterica.Va utilizzato prima dello spazzolino in modo che quest’ultimo poi possa finire di rimuovere completamente la placca batterica che il filo ha snidato dagli “anfratti “interdentali.
30 luglio 2024
L’alitosi, se di origine buccale, spesso è causata da una cattiva igiene orale, fumo, alimentazione scorretta.
30 luglio 2024
No, lo sbiancamento professionale non fa male ai denti; deve però sempre essere preceduto da una seduta di igiene orale e da una visita odontoiatrica volta a valutare la condizione di salute del cavo orale e dei denti.
30 luglio 2024
Spesso la placca batterica si riconosce ad occhio nudo. Si annida al colletto dei denti o fra un dente e l’altro dove si può vedere una patina bianco-giallastra spesso associata ad infiammazione delle gengive che appaiono gonfie ed arrossate. Un metodo efficace per visualizzare la placca batterica è l’uso delle compresse rivelatrici di placca. Queste compresse sono costituite da un colorante che si salda alle sostanze della placca evidenziandole in modo molto netto.
30 luglio 2024
Sì, è sempre necessario per la pulizia degli spazi interdentali. Nelle persone affette da parodontite può essere sostituito dallo scovolino interdentale. Esistono poi dei fili specifici per i portatori di protesi fissa come il superfloss o montati su forcelle per facilitarne l’utilizzo nelle zone posteriori.
30 luglio 2024
Per pulirsi bene i denti è indispensabile l’uso dello spazzolino, manuale o elettrico. Dentifricio e colluttori sono degli ottimi ausili, anche se non indispensabili. Lo spazzolamento deve essere sistematico e riguardare tutte le superfici dentali. Per poter far cio’ il tempo necessario è almeno 4-5 minuti. I denti vanno puliti anche negli spazi interdentali e l’unico mezzo per farlo è usare il filo interdentale.
30 luglio 2024
No, in nessun caso. Se esiste un affollamento, con il tempo peggiora e se c’è un problema scheletrico può complicarsi con la crescita. A che età bisogna iniziare un trattamento ortodontico? Dipende dalla gravità della malocclusione, a volte anche molto precocemente se esistono problemi scheletrici importanti o abitudini viziate (succhiamento del dito, difetti di deglutizione o fonazione ecc.). Si parla allora di ortodonzia intercettiva. Una persona adulta può effettuare un trattamento ortodontico? Assolutamente sì, previa valutazione clinica, radiologica ed estetica.
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