Il riflesso di suzione è assolutamente naturale nel bambino.
Ne ha bisogno per sopravvivere. Succhiare sazia la fame e produce serenità e calma. Un bambino che viene allattato magari non ricorrerà al dito e non avrà bisogno del ciuccio. Ha il seno della mamma che lo alimenta e lo tranquillizza. In ogni caso è normale che un bambino cominci ad introdurre una o più dita in bocca tra i 2 ed i 6 mesi.
Si tratta di una delle tappe dello sviluppo, uno dei modi grazie al quale il piccolo riesce a calmarsi e di fronte al quale molti genitori decidono sia meglio ricorrere al ciuccio per evitare che si succhi il pollice. Non a caso si dice che, giunto il momento, sarà più semplice togliere il ciuccio ad un bambino, dato che è impossibile privarli delle dita. Tuttavia, le conseguenze dell’uso del ciuccio o del succhiamento del pollice a partire dai 2 anni, sono praticamente le stesse.
Malformazioni della dentatura
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Possono nascondere disturbi emotivi più complessi
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Come aiutare nostro figlio a smettere di succhiarsi il dito
Così come è normale che un bambino cominci a mettersi le dita in bocca, è altrettanto frequente che superi tale tappa attorno ai 2 anni.
Fondamentalmente non c’è nulla di cui preoccuparsi se nostro figlio si succhia il dito quando è così piccolo. Quando, però, il bambino arriva ai 3-4 anni e si succhia frequentemente il pollice, bisogna osservarlo e prestare attenzione alle ragioni che motivano tale atteggiamento. In tal modo sarà più facile trovare le migliori soluzioni per aiutarlo ad abbandonare una abitudine che potrebbe compromettere il fisiologico sviluppo della dentatura.
è importante iniziare a prendere dei provvedimenti quando sono già spuntati i denti anteriori ed i canini. Se inoltre cominciate a percepire che i denti stanno cominciando a separarsi per lasciare spazio al dito, allora è proprio giunto il momento.
Qualche semplice strategia
Identifichiamo le cause ed offriamo alternative. Se il nostro bambino si succhia il dito per conciliare il sonno, aiutiamolo al momento di dormire.
Spieghiamo le conseguenze
A volte si ricorre a rimedi casalinghi o si corre a consultare uno specialista prima di sedersi a parlare con il bambino.
Offriamogli una spiegazione semplice del perché non è il caso che continui a succhiarsi il dito.
Ci sorprenderà la capacità che hanno i bambini di comprendere le spiegazioni che gli vengono date e di agire di conseguenza. Spieghiamogli che i loro DENTI, possono storcersi, che ormai non è più un bambino piccolo e che è arrivato il momento di smettere di succhiarsi il dito.
Evitiamo di ridicolizzarlo di fronte ad altre persone ed ancor meno di sgridarlo o punirlo quando vediamo che si mette il dito in bocca. Magari smetterà di succhiarsi il dito di fronte a noi, ma continuerà a farlo di nascosto. Meglio ricorrere ad un rinforzo positivo tutte le volte che riesce a superare le cause (sonno, ansia, noia, paura..) per le quali si succhia il dito.
Possiamo considerare questa efficace opzione se, per esempio, si è formato un callo. Copriamo il callo con un cerotto e spieghiamo al bambino che è necessario farlo guarire.
Il cerotto deve essere ben attaccato, ma non troppo stretto. E’ ovviamente necessario che nostro figlio non riesca toglierlo da solo. Cambiamolo due volte al giorno lasciandolo costantemente applicato per circa 15 giorni. Ad ogni tentativo di portarsi il dito in bocca, avvertirà una sensazione sgradevole quando sentirà la consistenza del cerotto. Possiamo anche provare con aceto o limone.
Contattare uno specialista se persiste con la sua abitudine
Se sono risultate fallimentari tutte le strategie proposte, potrebbe essere opportuno consultare un ortodontista che potrà programmare un dispositivo che impedisca al bambino di introdurre le dita in bocca.
Tuttavia, se la frequenza e l’intensità di tale abitudine è sproporzionata ed incontrollabile, sarà opportuno consultare uno psicologo infantile.
Succhiare le dita in continuazione può nascondere un disturbo più profondo o un problema di più vasta portata.